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Archive for giugno 2013

famigliaCi sono persone speciali, uniche che hanno difeso le loro convinzioni politiche e sociali con ostinazione, senza compromessi di cui voglio parlare. Si tratta di Agenore e Gianna Vallini. Due compagni che hanno lasciato il segno nella storia di Milano e nel nostro quartiere. Per quelle convinzioni Agenore si è preso nel 1938 dal Tribunale Speciale del fascismo 12 anni e mezzo di carcere.
I primi otto mesi li ha passati in una lurida cella di San Vittore in assoluto isolamento per poi essere trasferito nel penitenziario di Civitavecchia e in seguito in quello di San Geminiano. Ritornato libero nell’agosto del ’43 entrerà in clandestinità e in seguito nella Resistenza.
Sua moglie Gianna non era da meno per combattività e parteciperà attivamente alla lotta di liberazione e si farà un mese di carcere perché in odore di antifascismo.
Se volete conoscerli meglio vi consiglio i racconti che il figlio Edio ha scritto per noi sul blog dell’Anpi 25 Aprile, racconti poi ripresi in Pippo vola sulla città. Ricordo che Gianna è stata per molti anni la Presidente e animatrice indiscussa della nostra sezione Anpi.
ediovalliniMa questa sera il centro della nostra attenzione va a Edio Vallini figlio, dicevo, di Agenore e Gianna.
Edio respira sin dalla nascita aria di antifascismo, aria di libertà. E di quell’aria pulita si è alimentato per tutto il corso della sua vita assumendo in toto gli insegnamenti di suo padre e di sua madre. Un figlio doc della sinistra di classe nei due sensi, se intendete, cioè organico alla classe operaia e persona di cultura di gran classe. Infatti lo troviamo impegnato giovanissimo nelle esperienze di lavoro in fabbrica e in seguito in quello di lavoro intellettuale.
Oggi presentiamo la ristampa di Operai del Nord, uscito per i tipi di Laterza nel lontano 1957 di cui ci parlerà Cristina Palmieri, giovane studiosa e autrice di La libertà sulle rotaie, un preziosissimo saggio sulla lotta di liberazione a Milano dei tranvieri e dei ferroviere (potete trovare la recensione di questo testo interessante sempre sul nostro blog e pensiamo di presentarlo in autunno ad Anpi-Libri).
Operai del Nord è un libro indagine che va dritto alla realtà senza fronzoli, senza un filo di retorica su quello che un tempo era chiamata, quasi sacralmente, la classe operaia, protagonista nel secolo scorso di lotte epiche e oggi marginalizzata nella nostra società.
E’ questo, in tutta sincerità, un libro bellissimo, un puntuale affresco su un pezzo di storia del Novecento d’Italia, disegnato attraverso gli occhi e la voce dei cosiddetti “ultimi”. Si tratta di 23 testimonianze raccolte da un intellettuale che si è battuto contro i trasformismi, gli opportunismi, i deteriori compromessi politici politicamente tossici, che amareggiano la dignità di chi come Edio ha partecipato alle vicende italiane come cittadino e compagno per la diffusione dei valori alti nati dalla lotta resistenziale.
Insomma un uomo che ha sposato l’etica politica contro le convenienze personali e i camaleontismi. Una bella persona e uno splendido ottuagenario il cui nome è appunto Edio Vallini protagonista della nostra serata.
Operai del Nord copertina_optE da ultimo cosa dire di quella foto in copertina. Guardatela bene. Guardate quanta dolcezza, quanto candore è possibile leggere in quelle due figure in cammino, a braccetto, mentre si avviano verso casa dopo una giornata di lavoro. E’ una immagine che ci riporta alla formidabile stagione cinematografica del neorealismo.
E’ una immagine che ci racconta la regalità delle persone semplici. E’ una immagine tenerissima che ci invita e mi invita alla nostalgia. Credo.
Grazie.

a.q.

edioantoniolettura

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Tre giorni e poi_optTeatro e storia. Un connubio felicissimo. Una lezione di teatro-scuola emozionante, sorprendente, commovente.
Un racconto sulla vicenda dei 15 Martiri di piazzale Loreto assassinati il 10 agosto 1944 dai nazifascisti.
Protagonisti in scena una sessantina di ragazze e ragazzi del Liceo Classico Carducci, dell’Istituto Tecnico Marignoni Polo e del Liceo Pedagogico Carlo Tenca.
Venerdì 16 maggio 2013 abbiamo assistito all’Elfo Puccini a un’ora straordinaria di creatività interpretativa.
Chi dice che i giovani d’oggi siano indifferenti e bighelloni si sbaglia. Certo ci saranno giovani scazzati e abulici, ma molti altri meritano il nostro plauso.
Basta avere l’idea giusta. E l’idea giusta e vincente l’ha portata nelle scuole Andrea Faccioli “anima” propulsiva dello spettacolo e del Laboratorio di Formazione e Ricerca Teatrale Extramondo.
Basta poi avere la collaborazione di insegnanti intelligenti, volonterosi che non restano inchiodati alle cattedre come tante mummie, ma si aprono a sperimentazioni didattiche innovative e il capolavoro è bello che fatto.
Tre giorni e poi l’inferno è un lavoro che merita d’essere diffuso tra scuole superiori di Milano e provincia.
Bravi i ragazzi, bravi i docenti e bravi Sergio Fogagnolo Presidente dell’Associazione “Le radici della Pace – i 15” e Sergio Temolo “anime” per la riuscita dello spettacolo.
a.q.

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